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Selezione e Passione per l'American Staffordshire Terrier
Allevamento Triskell Ast

La Verità Dietro il Mito: L'Amstaff come Cane da Famiglia

Nell’immaginario comune, l’Amstaff è spesso associato a una serie di pregiudizi e miti che lo dipingono come un cane aggressivo e pericoloso. Tuttavia, dietro questa facciata distorta si nasconde la vera natura di una razza affettuosa, leale e incredibilmente adatta alla vita familiare. In questo articolo, ci proponiamo di esplorare la verità dietro il mito, svelando il vero temperamento dell’Amstaff e dimostrando perché è un compagno ideale per essere parte integrante di una famiglia. Forniremo esempi e dati secondo i quali dietro una facciata di determinazione e potenza si nasconde un cane affettuoso ed equilbrato, tra i meno mordaci  nei confronti dell’uomo. 

dalle origini a cane tata

Ricondurre il Pitbull e di conseguenza l’Amstaff al cane utilizzato per i combattimenti e di conseguenza rappresentarlo come cane aggressivo, risulterebbe estremamente riduttivo, per cui da domani avremmo qualche strumento in più per spiegare alla Sciura Maria di quella volta in cui abbiamo visto gli asini volare. Per comprendere appieno il vero temperamento dell’Amstaff, è essenziale esaminare le sue origini e la sua storia. L’Amstaff, abbreviazione di American Staffordshire Terrier, ha radici profonde nel mondo del lavoro e dell’accompagnamento dell’uomo. Originariamente, i suoi antenati, nel Regno Unito nel XIX secolo vennero allevati per il combattimento con cani e altri animali, ma è altrettanto importante riconoscere la sua trasformazione radicale nel ruolo di cane  tata negli Stati Uniti che gli ha permesso di diventare un ottimo cane da compagnia. Ciò che è sorprendente è la rapidità con cui l’Amstaff ha abbracciato il suo nuovo ruolo. Grazie alla sua intelligenza innata e alla sua naturale propensione verso gli esseri umani, la razza si è adattata con facilità al compito di custode e compagno dei più piccoli. La sua capacità di creare legami profondi e duraturi con i membri della famiglia, compresi i bambini, ha contribuito a sgretolare i pregiudizi radicati riguardo alla sua presunta aggressività, trasformando le sue origini da sanguinario combattente a dolcissimo babysitter.

 

In foto “cane Tata”utilizzato già nell’800 come guardiano dei bambini

Mitigare i Preconcetti sull'Amstaff

Uno dei preconcetti più diffusi riguardanti l’Amstaff è la sua presunta tendenza all’aggressività indiscriminata. Questo stereotipo si basa principalmente su una mancanza di comprensione della vera natura dell’Amstaff e sulle conseguenze negative del suo passato legato al combattimento con cani. Tuttavia, è importante sottolineare che l’aggressività non è una caratteristica intrinseca della razza, ma piuttosto il risultato di fattori ambientali, esperienze passate e, soprattutto, della gestione e dell’addestramento da parte dei proprietari.

Studi condotti da esperti del settore hanno dimostrato che l’Amstaff non è statisticamente più incline ad essere aggressivo rispetto ad altre razze canine. Al contrario, quando allevato e gestito correttamente, l’Amstaff è noto per il suo temperamento equilibrato, la sua affidabilità e la sua inclinazione verso l’affettività e la lealtà verso la sua famiglia umana. Essenziale per evitare fraintendimenti è però fare un distinguo tra aggressività intraspecifica ed aggressività interspecifica.

temperamento e personalità

Caratteristica spiccata della razza è sicuramente la sua “Gameness”. Ma anche qui la Sciura Maria di turno potrebbe ascrivere la tenacia ed il coraggio dimostrato nel combattimento, la scarsa capacità di sottomettersi all’avversario, come una dote del tutto negativa senza riconoscere all’Amstaff, che la forte tempra gli permette, nel tentativo di compiacere l’uomo di raggiungere, risultati sportivi piuttosto che di affrontare attività di soccorso in situazioni di stress anche in presenza di stimoli negativi. A rendere particolarmente equilibrato l’Amstaff è proprio la presenza di una “tempra dura”, sinonimo di scarsa mordacità.

In foto Sally e Rio. Esempio di aggressività intraspecifica anche se bisognerebbe contestualizzare il comportamento poichè più scenico che reale.

aggressività interspecifica e intraspecifica

Da una foto come quella postata, potrebbe nascere un titolone da giornale. Amstaff  aggredisce un altro cane! Si sentono già le voci allarmate che esclamano: “Immagina se ci fosse stato un bambino!” Tuttavia, è tempo di guardare oltre questo cliché e comprendere che in molti casi, se al posto dell’altro cane ci fosse stato qualsiasi essere umano, non sarebbe accaduto nulla di simile.

L’aggressività intraspecifica, quella rivolta verso individui della stessa specie, ha le sue radici nella natura, dove serve a difendere il territorio, le risorse e i cuccioli. Tuttavia, in un contesto urbano, questo tipo di comportamento diventa un problema gestibile. Spesso, tale aggressività è causata da una socializzazione mancante o scorretta, o da traumi subiti durante la vita del cane. È importante comprendere che questo comportamento non ha nulla a che fare con le persone, indipendentemente dall’età, rendendo le reazioni melodrammatiche del tipo “ci fosse stato un bambino” poco pertinenti.

D’altra parte, l’aggressività interspecifica è diretta verso le prede, inclusi gli esseri umani. Anche questa forma di aggressività è separata da quella intraspecifica, il che significa che un cane che mostra aggressività verso le persone potrebbe essere perfettamente socievole con i suoi simili.

Influencer e marketing nell’amstaff

Oggi allevare l’Amstaff per le sue caratteristiche e per le sue qualità è sempre più inquinato dagli ambienti social per cui appare evidente la confusione per coloro che vogliono avvicinarsi alla razza con la giusta consapevolezza. Sempre più facile imbattersi in TikTok di improvvisati allevatori che postano video di  branchi di Amstaff dello stesso sesso giocare tra di loro. Ma questa è solamente scarsa informazione.

L’aggressività intraspecifica, ossia quella rivolta verso individui della stessa specie, è un aspetto importante da considerare nell’analisi del comportamento dell’Amstaff. Questo tipo di aggressività può manifestarsi in varie situazioni, come ad esempio durante incontri con altri cani, sia in contesti sociali che territoriali. Nel caso dell’Amstaff, l’aggressività intraspecifica può derivare da diverse cause.  Gli Amstaff generalmente non sono ben disposti alla socializzazione con cani in generale, ancora meno con cani della stessa razza e sesso, chi acquista e vive un cane del genere deve esserne consapevole. Proprio in relazione all’istinto alla combattività, vi consiglio di non affidarvi ad addestratori, educatori o comportamentisti e ben che meno influencer che non hanno avuto realmente esperienza specifica con dei Terrier di tipo Bull, gli stessi potrebbero forzare la socializzazione senza comprendere e rispettare la natura del vostro cane, quindi generare incidenti abbastanza pericolosi.

Quindi se il tuo amstaff adulto non vuole socializzare con altri cani dello stesso sesso?

Beh allora hai un Amstaff tipico. Gli Amstaff non sono cani da parchetto e l’unica cosa che chiedono è un contatto continuo e proficuo con il loro padrone, per cui non è il momento di guardare il cielo, gli asini non volano!

Ed il rapporto degli Amstaff con l’uomo?

Beh se il tuo Amstaff proviene da una corretta selezione non hai da preoccuparti. Il comportamento del cane dipende da una combinazione di diversi fattori tra cui ambiente, genetica, stimoli, addestramento e comunicazione, ma la predisposizione che ha reso sempre più diffusa questa razza è sicuramente la capacità e l’interazione positiva che l’Amstaff ha nei confronti di noi bipedi.

 

Regna sovrana

La politica regna sovrana così come l’ignoranza ed un giorno di 20 anni fa a dare fiato alla Sciura Maria di turno ci si è messo anche il Ministero della Salute con un’ordinanza che incriminava la nostra razza , tra le altre, come razza pericolosa. Ma di tutta l’erba un fascio (sottile ma precisa), restò una parentesi veloce a cui sono legate oggi solo le compagnie assicurative che continuano a speculare sui premi assicurativi per i nostri cani.

 

Ieri l'ordinanza sulle razze pericolose, domani l'approccio cognitivo zooantropologico dopodomani il ponte sullo stretto

Ma allora l’amstaff è mordace nei confronti dell’uomo o no?
Naturalmente la scienza non ha fatto attendere la sua risposta ed ha fortunatamente rimesso sul giusto binario la discussione mostrando dati e ricerche presentate  su uno studio  promosso dall’Università di Parma a titolo “Cani mordaci in Italia: indagine sulle razze di appartenenza e considerazioni sulla normativa vigente” di cui allego link.

 

Avete Visto? in una cosa la nostra razza è in basso alla classifica, proprio così scendete fino alla 65 posizione e li troverete l’Amstaff con una rapporto tra soggetti e morsicature nei confronti dell’uomo dello 0,16%.
Una razza veramente pericolosa….è la nostra

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